Storia di San Michele

S.Michele, unitamente a S. Bartolomeo ai Morti, rappresenta parte di quell'antico suburbio che prima del 1500 sorgeva intorno alla nostra città (Crema n.d.r.), oltre il breve giro delle mura, e che era chiamato Castelminore.

Questo suburbio, che si era venuto formando lungo secoli di sviluppo, fu raso al suolo, per due volte nel 1509 e nel 1514: tuttavia coll'avvento della dominazione veneta, cessati i pericoli di guerra, fiorì nuovamente.

La dolorosa esperienza indusse a tenere le nuove costruzioni a distanza dalla cinta fortificata almeno quanto un tiro d'artiglieria, onde in nessun caso i nuovi sobborghi dovessero correre la sorte di quelli già sacrificati.

Il Fino riferisce come opinione di alcuni che Gilberto dei conti di Camisano, a quel modo che aveva fondato il Monastero e la Chiesa di S.Paolo ad Argon presso Bergamo, così "fabbricasse la Chiesa di S.Michele fuori di Crema a mezzo miglio circa, dove vogliono che fosse già un piccolo monastero da lui fabbricato e dotato di beni". Di questa chiesa e di questo monastero, di dubbia esistenza, non si ha nessun ricordo e nessuna traccia.

Con maggior sicurezza si può invece asserire che S.Michele dalle sue origini fu alle dipendenze dell'Arcidiacono del Duomo, perché il Comune e i proprietari gli recavano ogni anno uno speciale tributo o decima di sei lire venete. Ciò suppone evidentemente un antico diritto di proprietà che l'Arcidiacono, e prima di lui il Prevosto di Palazzo Pignano, dovevano avere su questo luogo. Infatti, nell'elenco riassuntivo delle pergamene esistenti nell'archivio parrocchiale di Palazzo si accenna ad un Chiericato di S.Michele, ancora nel 1519 veniva conferito dall'Arcidiacono.

Si sa che anche in Crema nel 1199 vi era già una Chiesa dedicata a S.Michele, e forse questa ne richiamava un'altra anteriore alla distruzione, probabilmente longobarda; essa dava il nome ad una vicinanza di Porta Pianengo, e si trovava sull'area compresa tra la Crema e via riva Fredda, dove più tardi fu eretta la Chiesa di S.Francesco. L'anno 1369 i Francescani "ottennero dal Papa Urbano V la Chiesa parrocchiale di S.Michele con le possessioni, e per essere di juspatronato dei Benzoni, cercarono d'avere ancora il consenso loro, il che essendosi amorevolmente concesso, ai 15 di febbraio del 1379 diedero principio alla nuova Chiesa" di S.Francesco (Fino,125).

Si possono stabilire correlazioni tra S.Michele di città e la chiesa omonima suburbana?

Documenti non ne abbiamo, tuttavia pare che i possedimenti della chiesa cittadina si estendessero nei territori di Castelminore e di Castelnuovo, e che i Benzoni, patroni di S.Michele in città, s'interessassero dei restauri e della ricostruzione di quella di campagna. Non avendo dunque notizia sicura dell'esistenza e della durata della fondazione attribuita a Gilberto di Camisano, si può formulare che S.Michele di Castelminore fosse una filiazione dell'antichissima chiesa cittadina.
Dobbiamo discendere fino al sec. XVI per trovare notizie sicure: qui sappiamo con certezza dagli Atti della Visita Lombardi che nel 1543 fu costruita, o meglio rinnovata, un'umilissima chiesetta che viene descritta come una capanna (forse era senza facciata) col tetto a grondaia, sormontato da un campaniluccio con la campana.

Tutta la popolazione sparsa nella zona di Castelminore era compresa nella circoscrizione di Porta Ripalta e apparteneva alla parrocchiale di S. Giacomo. Ma con l'avvento della dominazione veneta si rese necessaria la creazione delle parrocchie suburbane. Il principale motivo fu dato dai severi provvedimenti presi dalla Serenissima per la tutela della città, perciò le porte si chiudevano rigorosamente prima di sera, né potevano aprirsi che al mattino, fatto divieto assoluto a chiunque di entrare o di uscire per nessun motivo, nec pedibus nec iquitando, cioè né a piedi né a cavallo.

Ne conseguiva che l'assistenza spirituale delle popolazioni esterne, specialmente in caso di bisogno e di malattia, era gravemente ostacolata e compromessa.

Così avvenne che tutti gli abitanti fuori le mura furono smembrati dalle parrocchie cittadine e raggruppati diversamente a formare nuove parrocchie.

Quella di San Michele fu decretata nel 1582, ma fu attuata soltanto nel 1597.

La chiesa moderna fu eretta nel 1754, quando l'antica, troppo meschina ed insufficiente, fu demolita.